In seguito ai vari incontri tenuti prima con il Sindaco ed i consiglieri comunali, poi fra i soli membri della Consulta abbiamo preparato ed approvato una proposta di collaborazione con l'amministrazione ed i dipendenti comunali per la rielaborazione del piano rifiuti sulla base dello studio realizzato un anno fa dalla società Sintesi per conto della precedente amministrazione. Abbiamo delineato un percorso ed una serie di richieste vincolanti per un approccio, a nostro parere efficace e concreto, ad una gestione ambientalmente ed economicamente vantaggiosa.
Per i dettagli riportiamo di seguito, in versione integrale la lettera protocollata (prot. n 7196, 01/08/2013) ed indirizzata all'amministrazione. Siamo in attesa di una risposta.
-Francesco Pascale
Al Sindaco e all’Assessore
all’Ambiente del Comune di San Salvatore Telesino
OGGETTO:
Richiesta di collaborazione per la predisposizione di un nuovo sistema
di gestione della raccolta differenziata comunale.
Facendo seguito a quanto
discusso negli incontri del 2 e del 16 luglio scorso, e come in parte già
anticipato nella mail del 17 inviata all’Assessore Vitale, la Consulta per l’Ambiente
di San Salvatore Telesino, alla quale la nuova Amministrazione ha chiesto di
proseguire le sue attività, ritiene che prima di procedere a una nuova gara
d’appalto per l’affidamento a un soggetto esterno del servizio di raccolta
differenziata e smaltimento dei rifiuti sia necessario definire un piano
industriale.
Fermo
restando la necessità, a nostro avviso, di una riduzione complessiva alla fonte
dei rifiuti conferiti, riteniamo che debbano essere realizzate necessariamente
le seguenti azioni:
1
Risolvere prioritariamente, con apposito atto di
indirizzo politico, la questione della competenza del Comune di San Salvatore
Telesino a gestire direttamente e autonomamente il servizio in relazione ai
diversi impegni già assunti in conseguenza dell’adesione alla “Città Telesina”.
2
Incentivare il compostaggio domestico (con un
obiettivo di diffusione dello stesso del 50%) deliberando un'adeguata riduzione
della tassa per i nuclei familiari che eviteranno il conferimento alla raccolta
comunale della frazione organica dei RSU. Considerato che il costo per la
raccolta e lo smaltimento di questa frazione, sulla base dei dati riportati
nello studio di cui sopra incide almeno per il 50% del totale (3 raccolte a
settimana, costo di trasporto e smaltimento elevato, impianti di compostaggio
molto distanti, impossibilità di stoccaggio a causa del rischio percolato,
necessità di utilizzo di sacchetti compostabili più costosi, …), lo “sconto” a
chi fa il compostaggio domestico non può essere inferiore al 20% (dovrebbe
essere inserita una specifica indicazione in tal senso nel redigendo regolamento
TARES) .
Un contributo
potrebbe venire anche dallo specifico finanziamento concesso dalla Regione
Campania (delibera
di Giunta n. 758 del 29/12/2011), tramite la Provincia di Benevento, per
l’acquisto e la concessione gratuita alle famiglie di compostiere domestiche
(progetto "LA CITTA' TELESINA FA' LA DIFFERENZA - RIFIUTI +
RACCOLTA DIFFERENZIATA", approvato a suo tempo con delibera di
G.C. n. 12 del 2013).
Ulteriori
meccanismi di incentivi-disincentivi dovrebbero essere introdotti, con apposite
ordinanze sindacali, per la riduzione dei prodotti “usa e getta” in plastica,
soprattutto nel parco del Grassano, nelle mense scolastiche, nei locali
pubblici, in occasione di feste e sagre, …, privilegiando piatti e stoviglie
riusabili o almeno compostabili (in cellulosa). La riduzione del consumo di
acqua e bibite in bottiglie di plastica è un altro degli obiettivi da
raggiungere con opportune azioni di comunicazione e incentivi (soprattutto in
occasione di eventi pubblici che si svolgono nel territorio comunale).
Sempre per la
riduzione dei costi derivanti dalla raccolta e smaltimento della frazione
organica dei rifiuti urbani, ribadiamo infine la proposta che vengano avviate
le procedure per la realizzazione di un impianto comunale di compostaggio,
magari (almeno inizialmente) dimensionato per trattare volumi di rifiuti
organici inferiori alle 500 tonnellate anno (la procedura autorizzativa è molto
più semplice e l’impianto è meno costoso) e con l’utilizzo degli EM (batteri
che accelerano e migliorano i processi naturali di decomposizione aerobica
evitando anche cattivi odori).
Certamente, per
ottimizzare in tempi brevi la riduzione dei costi indotta dal compostaggio
domestico, questo dovrebbe essere tuttavia esteso al totale delle utenze
dislocate nelle case sparse e nelle contrade (che sono il 70% circa del totale)
e dovrebbe essere limitata per quanto possibile anche nel centro abitato.
Proponiamo quindi anche l’immediata realizzazione di piccole aree o impianti di
compostaggio (compostiere collettive), e queste soprattutto nel Parco del
Grassano, nelle scuole elementari e nel complesso scuola media - istituto
tecnico industriale – casa di riposo per anziani ed eventualmente meccanismi di
solidarietà fra utenti (con regole precise e controlli ad hoc).
3
L’isola ecologica, per la quale risulta essere
stato già approvato il progetto esecutivo, una volta realizzata, consentirà
ulteriori significativi miglioramenti del servizio e riduzione dei costi.
Anche
in attesa di avere la disponibilità dell’eco-centro, tuttavia, abbiamo già
proposto in precedenti occasioni un calendario di raccolta mensile dei rifiuti
riciclabili, in modo da poter raccogliere separatamente porta a porta, senza
alcun aggravio di costi, plastica, vetro, carta e cartone e materiali metallici.
Ciò consentirebbe al Comune di incassare direttamente, senza riduzioni, le
somme corrispondenti ai contributi CONAI, con vantaggio per i cittadini e non
per la ditta incaricata della raccolta e/o per l’impianto di conferimento e
separazione.
4
Devono essere recuperate le disposizioni dello
studio della Società SINTESI sulla raccolta dei farmaci scaduti e delle pile
esauste, e andrebbe aggiunto un paragrafo sui rifiuti da ristrutturazioni
edilizie.
5
Le campagne di informazione e sensibilizzazione
potranno essere svolte direttamente, e con migliore efficacia, dalla stessa
Amministrazione comunale, eventualmente con la collaborazione della consulta,
comprimendo ulteriormente i costi del servizio e dando particolare importanza
alla riduzione alla fonte dei rifiuti (che non è certo un interesse della ditta
incaricata della raccolta e/o dello smaltimento dei rifiuti). Soprattutto dovrà
essere dedicato molto tempo alla formazione nelle scuole, con esempi, lavori di
gruppo e attività pratiche. Sul blog della consulta (c’è il link sulla
home-page del sito istituzionale) si possono vedere i precedenti contributi
della consulta ambientale, e fra questi l’attività informativa-formativa
realizzata nel 2011 per le scuola primaria (che, come già detto, siamo
disponibili a riproporre ed estendere alla scuola secondaria di primo grado).
6
Potrebbero essere adeguatamente incoraggiate e
incentivate iniziative, anche imprenditoriali, per il recupero dei rifiuti, e
per il riuso degli stessi.
Molte
di queste azioni sono contenute anche nel Piano Provinciale dei Rifiuti.
Come
abbiamo già detto nei recenti incontri con l’Amministrazione, riteniamo che il
“piano della raccolta differenziata dei
rifiuti urbani ed assimilati” commissionato dalla precedente
amministrazione, dopo essere stato adeguatamente rettificato e aggiornato,
dovrà essere approvato dalla Giunta e poi posto a base del capitolato tecnico
per il nuovo affidamento del servizio, possibilmente da aggiudicare all’offerta
“economicamente più vantaggiosa”, e che introduca in sede di gara ulteriori
miglioramenti rispetto alle specifiche minime imposte dall’amministrazione.
Fermo
restando la necessità di adottare prioritariamente, nel senso da noi auspicato,
gli atti di indirizzo politico di cui sopra, per
poter ora proseguire la nostra collaborazione, come abbiamo già anticipato nel
corso degli incontri già effettuati, chiediamo che ci venga fornito quanto di
seguito elencato:
-
dati aggiornati sui rifiuti raccolti relativi al 2012;
- dettaglio (costi e quantitativi per tipologia) su: Grassano, scuole,
mercato, raccolta straordinaria in discariche abusive;
-
copia del progetto dell’isola ecologica;
- informazioni sulla procedura per l’acquisto delle compostiere
finanziate dal bando della Provincia di BN sulla raccolta differenziata;
-
incontro con capo ufficio tecnico (per condivisione studio e revisione
capitolato tecnico).
Restiamo
a disposizione per ogni eventuale chiarimento e collaborazione. In particolare
ci rendiamo disponibili a costituire un gruppo di lavoro che, d’intesa con
l’ufficio competente, possa lavorare alla revisione e all’aggiornamento del
piano industriale per la riduzione, per la raccolta differenziata porta a porta
e per lo smaltimento dei rifiuti.
Cordiali
Saluti,
Pierluigi
Santillo
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