RESOCONTO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE (2 lug. – 17 dic. 2013).

martedì 17 dicembre 2013

RESOCONTO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DALLA CONSULTA AMBIENTALE IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE ROMANO (2 luglio 2013 – 17 dicembre 2013).

Facendo seguito a quanto già pubblicato sul blog della consulta, si informa sugli esiti degli incontri del 18 settembre 2013 e successivi, fino al 12 dicembre u.s. fra l’Amministrazione comunale  guidata dal Sindaco Fabio Romano e la consulta ambientale, sollecitato proprio dalla consulta dopo due mesi di silenzio dalle prime riunioni del 2 e del 16 luglio 2013 (convocate dalla nuova amministrazione, nel corso delle quali erano state ribadite alcune proposte e richieste sulla raccolta differenziata, e in particolare sul compostaggio domestico, sugli olii esausti, sul censimento delle case vuote e sfitte, ...), e sui successivi sviluppi.
Le richieste e proposte della consulta (che erano state già avanzate in precedenza anche all’ex assessore all’ambiente della Giunta Izzo), dopo oltre due mesi dall’incontro del 18 settembre non avevano avuto ancora riscontro né risposta nemmeno da parte dell’attuale amministrazione.
Ricordando come il lavoro fatto in tre anni con la precedente amministrazione non aveva mai portato a nulla di concreto (così che molti si erano stancati e avevano abbandonato il gruppo, e anche i "superstiti" avevano ormai quasi del tutto perso la fiducia nell'utilità del loro impegno), tutti i componenti della consulta ambientale avevano quindi voluto sollecitare delle risposte, auspicando un cambiamento rispetto al passato, e una diversa modalità di relazione fra amministrazione e consulta che giustifichi l’impegno volontaristico dei cittadini.
Nell’incontro del 18 settembre il Sindaco aveva quindi fornito alcune informazioni e preso degli impegni.
Dopo aver dato il tempo all’amministrazione di concretizzarli, a distanza di altri quattro mesi e a quasi sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, avendo ottenuto alcuni risultati, ma avendo anche molte richieste ancora inevase sul tavolo, è ora il caso di fare il cosiddetto “punto della situazione”, anche in base a quanto emerso nei successivi incontri e confronti.
Riportiamo quindi sinteticamente le nostre proposte e/o richieste e l’eventuale esito delle stesse.

1 - Olii esausti.
Il 18 settembre il Sindaco aveva garantito che, nonostante qualche ritardo burocratico, il progetto per la raccolta comunale degli olii esausti stava per partire, essendo indubbio il vantaggio che se ne avrebbe soprattutto per il funzionamento degli impianti di depurazione, ed effettivamente l’avviso è stato pubblicato sul sito internet del Comune in data 15.10.2013. L’assessore Vitale, nel successivo incontro del 13 novembre, ha riferito che è pervenuta entro il termine del 31 ottobre una manifestazione di interesse da parte di un’azienda del settore, che sembra conforme alle aspettative dell’amministrazione (prevede fra l’altro la raccolta porta a porta come a suo tempo aveva auspicato la consulta), e che l’affidamento sarebbe  formalizzato a breve dopo aver completato alcuni adempimenti burocratici. Al momento non vi sono stati ulteriori sviluppi.

2 – Questioni rifiuti - Riduzione della “tassa rifiuti” per gli utenti che fanno il compostaggio domestico.
Negli incontri svolti a luglio con l’Amministrazione era stato chiesto preliminarmente di chiarire la questione dell’adesione alla “Città Telesina” e l’eventuale gestione associata del “servizio rifiuti”. Inizialmente era stato riferito che il comune di San Salvatore Telesino intendeva procedere autonomamente, ed era stata sottoposta all’attenzione della consulta una bozza di bando per l’affidamento con nuove modalità del servizio esternalizzato, prontamente emendata dalla Consulta, che ha formalizzato un documento (scaricabile da questo link) con alcune richieste propedeutiche ad ogni ulteriore collaborazione, richieste che non hanno avuto nessuna risposta formale.
Nel frattempo è stata pubblicata nel B.U.R.C. una delibera della Giunta regionale della Campania (D.G.R. Campania n. 221 del 05/07/2013) che ha fatto divieto, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione della deliberazione, di indire nuove procedure di affidamento dei servizi e di disporre la proroga o il rinnovo degli affidamenti in essere a quella data, e in conseguenza di ciò, in attesa degli ulteriori sviluppi, la discussione sul tema si è bloccata.
Per quanto riguarda il compostaggio domestico, invece, il confronto è proseguito. L'amministrazione, dopo aver riferito che non era possibile riconoscere già per il 2013 uno sconto sulla "tassa rifiuti" per le famiglie che fanno il compostaggio domestico, come avevamo chiesto come consulta, ha però riferito che stava già redigendo un nuovo regolamento per la raccolta differenziata e si era impegnata a sottoporne alla consulta una bozza da discutere; questa bozza è stata poi effettivamente inviata, è stata prontamente emendata dalla consulta, ed è stata discussa in un successivo specifico incontro svolto in data 9 ottobre con l’assessore all’ambiente. Quindi, l’11 novembre scorso, sempre su sollecitazione della consulta, l’assessore ha inviato una nuova bozza del regolamento, con autorizzazione a pubblicarlo sul blog della consulta ma solo fino al 15 novembre successivo (termine poi prorogato al 17), in modo da ricevere eventuali ulteriori contributi da parte di altri cittadini. E’ stato fatto quindi un comunicato a vivitelese, con avviso anche sulla “home-page” del sito internet del Comune e relativo link al blog della consulta.
Purtroppo alla scadenza del termine nessun altro contributo è pervenuto dai cittadini, a parte un paio di critiche che comunque hanno dato la possibilità di precisare qual è il ruolo della consulta e quali sono i rapporti con l’amministrazione.
La bozza di regolamento sottoposta all’attenzione della Consulta prevedeva la concessione di uno sconto sulla “tassa rifiuti” per chi aderirà al progetto del compostaggio domestico, previa domanda di adesione degli utenti con autocertificazione e autorizzazione per i controlli che il Comune disporrà in merito.
Avevamo richiesto fra l’altro di esplicitare l’entità dello sconto o di stabilirne la misura minima.
Abbiamo chiesto in ogni caso di organizzare un incontro pubblico prima della definitiva adozione del provvedimento.
Nell’incontro del 13 novembre l’assessore Vitale ha recepito altri suggerimenti e soprattutto (d’accordo anche il Vicesindaco Iacobelli e l’altro assessore Votto, presenti all’incontro), ha assicurato che sarebbe stata valutata con attenzione la richiesta di inserimento, già nel regolamento, di un valore minimo e di un valore massimo dello sconto percentuale che potrà essere riconosciuto sulla “tassa rifiuti” a tutti gli utenti che aderiranno al progetto del compostaggio domestico, indicazione per noi fondamentale per incentivare una diffusa adesione al progetto.
Nell’incontro del 21 novembre, effettivamente, è stato comunicato alla consulta che lo sconto minimo riconosciuto ai cittadini che aderiranno al compostaggio domestico sarà del 5% e che all’esito delle verifiche a consuntivo potrà essere comunque deliberato dalla Giunta Comunale uno sconto maggiore, in funzione degli effettivi risparmi conseguiti negli oneri del servizio, fino al 20% massimo.
Nell’ultimo incontro del 26 novembre, è stata concordata la versione definitiva del regolamento e dei relativi allegati. L’amministrazione ha anche accettato di elevare al 25% il limite massimo dello sconto per gli utenti che effettueranno il compostaggio domestico all’esito delle verifiche a consuntivo sui risultati effettivamente conseguiti rispetto agli obiettivi di riduzione dei rifiuti e dei relativi costi.
A tale proposito abbiamo chiesto di pubblicare i risultati della raccolta differenziata del 2012 (sia in termini di percentuale che assoluti) e i costi analitici del servizio, e, appena possibile, anche quelli relativi all’anno 2013, per poter conoscere il dato di partenza e i risultati da raggiungere in termini di riduzione, non solo della frazione organica, ma anche, con analoghe azioni, del rifiuto indifferenziato.
L’Assessore aveva inoltre riferito che l’incontro pubblico con i cittadini sarebbe stato fatto solo dopo la definitiva approvazione del regolamento (scaricabile da questo link), avvenuta nella seduta di Consiglio Comunale  dello scorso 3 dicembre (delibera n. 40, scaricabile da questo link), concretizzando così il primo passo verso una efficace riduzione dei rifiuti alla fonte, finalizzata sia alla tutela ambientale che alla riduzione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento. La Consulta aveva anche rappresentato l’opportunità di predisporre un “manuale del compostaggio domestico” e di avviare le azioni di informazione ai cittadini e formazione, fornendo la propria disponibilità a titolo gratuito.
A tale proposito, l’Assessore Vitale ha però riferito che nel progetto allegato alla richiesta di finanziamento regionale per l’acquisto delle compostiere (progetto La Città Telesina fa la differenza” “– Rifiuti + Raccolta differenziata), era stata inserita anche la parte relativa all’informazione, con apposito finanziamento, e che su tale sezione del progetto ci sarebbero le “aspettative” di un’associazione ambientalista di livello nazionale. 
La Consulta, quindi ha chiesto di avere copia di questo progetto per poterne valutare i contenuti e le conseguenti implicazioni con il regolamento e i risultati auspicati in termini di efficacia dell’iniziativa. Inoltre fu immediatamente rappresentato che qualora fossero stati rilevati dei “vincoli” di questo tipo nel progetto, la Consulta non avrebbe confermato la propria disponibilità ad affiancare l’amministrazione nelle attività di informazione e formazione necessarie a garantire il raggiungimento dei risultati auspicati in termini di effettiva riduzione alla fonte dei rifiuti organici.
Abbiamo chiesto quindi che fosse pubblicato il progetto di cui sopra o che ce ne fosse data copia per poterlo pubblicare come Consulta.
L’assessore  non ha dato seguito a tale richiesta e, solo casualmente, a distanza di 2 mesi dalla prima richiesta, abbiamo verificato che il progetto era allegato alla delibera di approvazione del 14/01/2013, da parte della precedente amministrazione, presente nell’archivio del sito internet del Comune recentemente riattivato. E dopo averne verificato l’effettiva corrispondenza è stato discusso all’interno della Consulta (Il progetto è scaricabile da questo link).
In dissenso con l’assessore Vitale, al quale anche in un incontro convocato dalla Consulta per il 12 dicembre scorso, abbiamo voluto ribadire il disappunto per la mancata condivisione del relativo progetto fin dall’inizio del nostro confronto sul compostaggio domestico. La conoscenza di tale progetto avrebbe influenzato anche le valutazioni della Consulta sul regolamento; riteniamo ad esempio che la parte (anche economica) relativa alle attività immateriali (“campagna di informazione “ e “consulenza esterna”) possa essere ricondotta all’interno dell’ente Comunale, eventualmente con la collaborazione della Consulta, a titolo gratuito come già detto, e che quindi non ci sia nessun obbligo per il Comune di dar seguito agli affidamenti esterni previsti dal progetto per un costo complessivo di 4000 euro.
In particolare gli espliciti riferimenti contenuti nel progetto ad attività riconducibili a campagne e iniziative proprie di Legambiente (“Il rifiuto fiorisce”, “Comuni Ricicloni”, “Scuola verde”,…), ancorché del tutto inopportuni in quanto sembrerebbero orientare le successive azioni dell’Amministrazione, non sono assolutamente vincolanti ai sensi delle disposizioni dell’avviso pubblico  (scaricabile da questo link)della provincia di Benevento. Tale avviso prevede semplicemente fra i punti qualificanti, con attribuzione anche di un apposito punteggio utile alla formazione della graduatoria in funzione della quale sono stati assegnati i finanziamenti ai comuni, la “Collaborazione con associazioni e cooperative sociali presenti sul territorio”.
Altra particolarità del progetto, come è evidente sin dal titolo, è l’aver voluto fare un esplicito riferimento all’allora costituenda “Città Telesina”, ovvero l’unione dei comuni di Amorosi, Castelvenere, San Salvatore Telesino, Solopaca e Telese Terme, comuni tutti (tranne Solopaca) finanziati dalla provincia per il compostaggio domestico, con progetti presumiamo simili a quello di San Salvatore, quindi probabilmente ideati da uno stesso “soggetto”,  e tutti quindi contenenti riferimenti a Legambiente, tanto che lo stesso assessore ci ha riferito di essere stato contattato dal referente per la Valle Telesina di tale associazione che chiedeva notizie riguardo agli sviluppi del progetto nella realtà di San Salvatore.
Abbiamo rilevato, inoltre, che il progetto prevedeva l’obbligatorietà del compostaggio domestico nelle aree rurali, mentre era facoltativo nelle aree urbane. L’assessore, di contro, ha voluto che l’adesione fosse volontaria in tutto il territorio comunale.
Altre attività dichiarate nel progetto (protocollo di intesa con gli Istituti scolastici per campagne di educazione ambientale, disincentivazione di bicchieri monouso nei bar, divieto degli shoppers non compostabili, Green Public Procurement, regolamento per le ecofeste, …), sono invece condivisibili ed è auspicabile che vengano effettivamente realizzate in maniera partecipata.
L’assessore ha riferito che il progetto è in corso di revisione da parte degli uffici comunali, che possono essere apportate solo modifiche “non sostanziali” e che nella prossima settimana il progetto sarà riapprovato in Giunta e poi inviato alla provincia di Benevento in sostituzione di quello attuale.
Nell’incontro del 12 dicembre scorso, dopo le nostre obiezioni, l’Assessore Vitale ha comunque accettato di valutare le nostre proposte, purché pervenissero entro lunedì 16 dicembre.
Come abbiamo chiaramente rappresentato all’assessore, se non potranno essere eliminate dal progetto le parti apparentemente vincolanti rispetto alla destinazione di una parte del finanziamento per consulenza esterna e modalità di effettuazione della campagna informativa (e che però non derivano da prescrizioni dell’avviso pubblico), sarebbe preferibile rinunciare al finanziamento, e realizzare il compostaggio domestico con risorse proprie. D’altra parte, bisogna tenere conto anche della necessità di un co-finanziamento da parte del comune (secondo quanto riferito dall’assessore Vitale, si tratta di €.5.200,00  IVA inclusa), che riduce il beneficio economico netto ad €.6.600,00 (da verificare). Infine, l’assessore ha accennato ad altre problematiche relative al procedimento, legate alla formalizzazione dell’impegno del comune rispetto al co-finanziamento.

3 - Questione “cave".
Il Sindaco si era impegnato ad effettuare dei controlli e degli approfondimenti giuridici rispetto a quanto segnalato dalla Consulta nel corso dell’incontro del 18 settembre e ad assumere le necessarie iniziative di cui avrebbe dovuto dare tempestiva informazione, interessando anche le altre Amministrazioni competenti in materia.
Al momento non abbiamo avuto alcuna notizia in merito alle eventuali attività svolte dal Sindaco o dagli uffici comunali su disposizione del Sindaco, o ancora da altre amministrazioni su impulso dello stesso Sindaco.

4 - Censimento delle case sfitte e dei capannoni inutilizzati (richiesto come comitato locale del Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio”, operativo nell’ambito della consulta ambientale).
Ne avevamo discusso insistentemente con il Sindaco e con l'Assessore Iacobelli alla fine dell’incontro del 18 settembre, ribadendo ancora una volta che l'obiettivo della consulta è quello di limitare future ulteriori speculazioni sul nostro territorio salvaguardando il paesaggio e il suolo agricolo da altre cementificazioni inutili e distruzione dell’ecosistema che ci ospita, e avevamo chiesto una risposta formale al sollecito presentato il 30 luglio scorso, anche se negativa, purché adeguatamente motivata.
Ad oggi nessun riscontro è pervenuto.

5 - Procedura partecipata di redazione del nuovo PUC.
La consulta ha insistito affinché siano pubblicati sul sito i documenti e gli studi preliminari già disponibili e, tenuto conto del termine comunque imposto per l'adozione del P.U.C., pena commissariamento, abbiamo chiesto di organizzare al più presto un primo incontro pubblico con i cittadini.
Anche per questa richiesta non c’era stato nessun seguito fino a quando, in data 14 dicembre, è apparso in paese un manifesto che annuncia per il giorno 19 dicembre un incontro con i cittadini sul nuovo piano urbanistico comunale! Successivamente l’avviso è stato pubblicato anche sul sito istituzionale del comune.

6 - Antenne di Monte Acero.
Il Sindaco ha assicurato che è stato dato impulso alle procedure già attuate dalla precedente amministrazione, che però non avevano ancora portato alcun risultato, né come incasso di oneri di concessione né come eliminazione di apparecchiature abusive e relativo inquinamento elettromagnetico, ma non è ancora noto l’esito di queste iniziative dichiarate dalla nuova amministrazione.

7 – riqualificazione energetica degli immobili di proprietà comunale e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Abbiamo appreso solo dagli atti pubblicati all’albo pretorio on-line dell’esistenza di un progetto per la riqualificazione energetica della casa comunale e per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili (solar cooling), sottoposto per la richiesta di finanziamento alla regione Campania. Abbiamo lamentato di non essere stati coinvolti preliminarmente nelle scelte tecniche effettuate e abbiamo segnalato comunque le anomalie riscontrate nella procedura di approvazione dei progetti. Nell’incontro del 13 novembre l’Assessore Vitale ha riferito di non ritenere che la questione rientrasse fra le “competenze” della consulta e che non era quindi a suo parere utile un confronto con la consulta. Questa posizione non ci trova d’accordo; riteniamo che un’amministrazione non debba mai sottrarsi mai ai suoi compiti di indirizzo e vigilanza, per i quali ha delle precise responsabilità, e che prima di comunicare “indirizzi operativi” agli uffici, quando si tratta di ambiente, paesaggio, energia,  … dovrebbe sempre essere considerato utile un confronto con i cittadini e con la consulta in particolare, anche in considerazione delle professionalità che vi si possono trovare, per analizzare varie possibili alternative e decidere consapevolmente per la migliore soluzione; pertanto, anche nell’ambito della consulta, saranno prese altre iniziative per poter esaminare il progetto dei lavori che si intende realizzare, dare informazioni a riguardo ed eventualmente esprimere un parere o proposte migliorative, ove ancora possibile.

8 – attività informativa in tema di ambiente nella scuola primaria.
Abbiamo confermato la disponibilità della consulta ad affiancare l’amministrazione nello svolgimento di incontri informativi e formativi nelle varie classi delle scuole elementari (come già fatto nel 2011) e delle scuole medie di San Salvatore Telesino, mettendo a disposizione le professionalità e le esperienze presenti nella consulta.
In particolare, tale attività informativa sarebbe necessaria nell’ambito del “progetto per il compostaggio domestico”, e dovrebbe tuttavia essere accompagnata da azioni concrete (intensificare la raccolta differenziata nelle strutture scolastiche, eliminare i materiali usa e getta (utilizzando stoviglie in acciaio, piatti in ceramica e lavastoviglie), fare il compostaggio in sito dei rifiuti organici provenienti dalle mense, privilegiare i prodotti locali nella scelta degli alimenti, …).
In proposito si deve tuttavia richiamare quanto già evidenziato al precedente punto 2 a proposito del progetto “compostaggio domestico”.

9 – controllo del territorio, eventi pubblici, Parco del Grassano, centro Relax, strutture commerciali, …
Abbiamo insistito affinché l’amministrazione dedichi particolare attenzione al controllo dell’efficacia della raccolta differenziata degli utenti che maggiormente incidono sulla raccolta dei rifiuti.
Inoltre abbiamo chiesto l’acquisto di telecamere mobili per controllare il territorio e debellare il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti, che inquinano, deturpano il paesaggio e costano cifre enormi al comune (e quindi a tutti noi) per le necessarie periodiche attività di rimozione e smaltimento.
Come consulta, dopo aver collaborato nel passato per avviare la raccolta differenziata in occasione della “sagra dello struppolo” organizzata ogni anno dalla pro-loco (che già aveva opportunamente deciso di utilizzare per la distribuzione dei cibi piatti, posate e bicchieri compostabili), quest’anno  abbiamo condiviso la scelta di proporre l’acqua potabile da acquedotto comunale, con brocche in vetro a rendere, per ridurre il consumo di bottiglie di plastica (anche l’amministrazione si è a sua volta prontamente attivata per installare due fontane provvisorie necessarie all’approvvigionamento). Essendo stata dimostrata sul campo la realizzabilità di tali azioni virtuose, abbiamo chiesto all’Amministrazione che esse vengano estese come obbligatorie per tutti gli eventi pubblici che si svolgono nel nostro comune, o che comunque siano adeguatamente incentivate. Infatti, chi organizza eventi nei quali si producano rifiuti dovrebbe versare un’apposita cauzione, che poi sarebbe restituita se la raccolta differenziata, che un obbligo di tutti gli utenti, e non solo dei semplici cittadini all’interno delle loro abitazioni, è stata fatta correttamente nel corso dell’evento.

10 – randagismo.
La consulta ambientale, nell’incontro del 13 novembre scorso, ha riproposto  all’amministrazione anche una diversa soluzione al fenomeno del randagismo. Piuttosto che “girare” 12 mila euro circa all’anno a un canile (che pure bisognerebbe andare a controllare in che condizioni tiene gli animali), sarebbe meglio procedere a una campagna di sterilizzazione, e all’adozione degli animali da parte dei quartieri o di singoli cittadini, magari prevedendo incentivi economici (utilizzando le somme messe a disposizione dei comuni dalla regione).

11 – vecchia discarica in località Selva di sotto.
Abbiamo ribadito alla nuova amministrazione la richiesta di recuperare dagli atti del comune i risultati delle analisi che hanno interessato negli anni scorsi i terreni circostanti l’area della vecchia discarica e le acque di falda, di valutarli attentamente, e, tenuto conto del lungo tempo già trascorso, di programmare comunque al più presto altre analisi, soprattutto nei terreni a valle del sito e facendo dei prelievi di acqua nei pozzi e nei valloni vicini.

Conclusioni.
L’attività di stimolo, proposta e vigilanza della consulta ambientale, ripresa dopo l’insediamento della nuova amministrazione, anche a seguito della richiesta di collaborazione della stessa amministrazione, per poter essere pienamente efficace, ha necessità che si ampli la partecipazione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, sia per aumentare la “pressione” in occasione delle scelte politico-gestionali che riguardano l’ambiente (e soprattutto la salvaguardia del nostro territorio e del paesaggio), sia per migliorare, grazie all’ingresso di nuove energie e professionalità, la qualità dell’azione della stessa consulta.
Quando si rinuncia ad esercitare il proprio diritto alla partecipazione, anche nelle poche occasioni in cui essa viene “concessa” dagli amministratori di turno, qualunque sia la motivazione di questa rinuncia, e quando si esaurisce il proprio intervento in una sterile polemica di parte, non si fa altro che rafforzare le convinzioni di chi preferisce amministrare decidendo in solitudine su questioni che interessano invece tutti i cittadini ed hanno un impatto su ognuno di noi.
Lamentarsi “in privato”, fare il tifo per questo o quell’altro, inserire commenti anonimi nelle pagine dei social network, … sono forme di “partecipazione” che non portano a nessun risultato dal punto di vista del cittadino, e servono solo a rafforzare la “diffidenza” dei politici “di professione” rispetto alla capacità e volontà dei cittadini di partecipare direttamente ed efficacemente alla gestione del territorio elevando il livello della loro azione dalla critica fine a se stessa e dalla polemica.
La Consulta, per principio, è del Comune, non di una lista, ed è tanto più efficace e concreta quanto maggiore è la partecipazione dei cittadini, senza per questo dover derogare alla propria libertà di critica e di controllo, cosa che la consulta ha sempre fatto.
Può contribuirvi chiunque, senza necessità di tessere o iscrizioni, ha un regolamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale, può accedere agli atti, … insomma può essere un valido strumento nelle mani dei cittadini per contribuire al governo del proprio territorio e vigilare sull’attività dei propri rappresentanti in Comune; e , contemporaneamente è uno strumento utile agli amministratori per ascoltare i cittadini, riceverne feedback rispetto alle loro iniziative e ai loro progetti o programmi, ma anche proposte, contributi, idee, …
Sia i cittadini che gli amministratori, dunque, dovrebbero fare quanto possibile per farla funzionare.