Piano
Urbanistico Comunale
LETTERA APERTA
a Fabio Massimo
L. Romano e Leucio Antonio Iacobelli
(rispettivamente, sindaco e vice-sindaco p.t.del
comune di San Salvatore Telesino)
Dopo l’ultimo incontro pubblico di alcuni mesi fa (con
messaggio di posta elettronica del 23 luglio scorso inviata ad alcuni tecnici
di San Salvatore Telesino) è stata divulgata una nuova bozza delle norme di attuazione
del prossimo P.U.C. (leggi: parte 1, parte 2 e parte 3).
La mail, firmata l’“Amministrazione comunale”, riferiva che successivamente si sarebbe
svolto un incontro per valutare le eventuali osservazioni dei tecnici
destinatari. Da allora nessun’altra notizia è pervenuta, né l’ufficio comunale
competente ha altri documenti o informazioni, né allo stesso ufficio è stato
chiesto dall’Amministrazione di esprimere un parere preventivo.
Ebbene, dopo quasi 8 anni di “lavoro” (l’iter è
stato avviato con la delibera di Giunta n. 179 del 20.12.2005 e la successiva
determinazione n. 69 del 28.03.2006 dell’Area tecnica-manutentiva del Comune di
San Salvatore Telesino), il tecnico incaricato della redazione del piano, prof.
Ing. Ferruccio Ferrigni, propone ancora una volta la versione “riveduta e
corretta” delle Norme vigenti nel comune di Telese Terme che tanti disastri
hanno provocato.
In mancanza di tutti gli altri elaborati (regolamento
edilizio, disegno di piano, …), è anche difficile fare osservazioni o valutazioni
nel merito; tuttavia, come consulta
ambientale, essendo rimaste prive di riscontro le precedenti richieste
fatte all’assessore all’ambiente, riteniamo indispensabile un confronto con il Sindaco e il Vice Sindaco, su una questione di fondamentale
importanza per il futuro del nostro paese.
Da sempre chiediamo che tutte le scelte rilevanti
per l’intera cittadinanza siano indirizzate, in modo motivato e documentato,
alla tutela dell’interesse pubblico e del bene comune. Abbiamo la convinzione
di poter dare un utile contributo anche e soprattutto nella procedura di
redazione del PUC, nella quale, peraltro, si misura l’effettiva e concreta
volontà di un’Amministrazione di individuare la strada migliore per garantire partecipazione
e tutela dell’ambiente (entrambi punti “qualificanti” del programma elettorale
prima e di “governo” poi di questa maggioranza), contribuendo alla
individuazione e corretta valutazione di tutti gli elementi significativi da
tenere in considerazione (andamento demografico, offerta e domanda di nuove
abitazioni, individuazione delle risorse, andamento delle attività economiche
presenti sul territorio, persistenza di una crisi economica italiana e non
solo, necessità di nuovi servizi, …).
Vogliamo che nel nostro paese sia impedita quella
devastazione del territorio per soli fini speculativi che si è verificata in
altri comuni, anche vicinissimi a noi (e in parte già anche a San Salvatore
Telesino), con problemi e storture edilizie e urbanistiche i cui risultati sono
e resteranno a lungo sotto i nostri occhi. Le speculazioni edilizie devono
essere rese irrealizzabili e dovranno essere introdotti sistemi di regolazione
e controllo dell’attività edilizia tali da disincentivare costruzioni a mero
scopo di lucro. Vogliamo inoltre che siano tenute in considerazione
tutte le novita’ e gli obblighi a livello locale in materia di edilizia
sostenibile (risparmio energetico, uso di fonti rinnovabili, risparmio idrico,
riuso del patrimonio edilizio con valorizzazione delle abitazione esistenti).
In ogni caso il
P.U.C., come abbiamo ripetutamente chiesto, avrebbe dovuto essere redatto solo
a valle di un percorso di vera partecipazione, dopo aver fissato insieme ai
cittadini, gli obiettivi e le linee di indirizzo del piano.
In mancanza di tale confronto, a nostro avviso le
Norme di Attuazione proposte dal Prof. Ferrigni devono essere abbandonate e
riscritte completamente (peraltro non sembrano affatto conformi nemmeno al
Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale), a meno che questa
amministrazione non voglia ricadere deliberatamente negli stessi errori già
commessi a Telese Terme, con centinaia di alloggi invenduti e altre centinaia
in costruzione che avranno lo stesso destino (problema già evidente anche a San
Salvatore), solo per soddisfare le “aspettative” di tecnici, imprese e poco
lungimiranti proprietari di fondi.
Riteniamo quindi che il Puc di San Salvatore Telesino debba prevedere e consentire solo interventi di trasformazione compatibili con le esigenze di salvaguardia delle risorse naturali, paesaggistico-ambientali, agro-silvo-pastorali e storico-culturali del nostro territorio, regolamentando in modo sostenibile le trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili nelle singole zone del territorio comunale.
In Italia il tasso di crescita demografica è
bassissimo (quel poco che c´è è dovuto prevalentemente agli immigrati), eppure
il cemento consuma molto più suolo che in tutto il resto d’Europa. Dunque è
doveroso difendere il territorio e il paesaggio (come scritto anche nella
Costituzione) da speculazioni edilizie che non rispondono a reali richieste di
nuovi alloggi e che spesso hanno il solo scopo di riciclare i proventi di
attività illecite.
In particolare il P.u.c. dovrebbe indicare precise
e rigide regole per la tutela e valorizzazione del paesaggio agrario attraverso
la classificazione dei terreni agricoli, vietando l’ulteriore utilizzo di aree
agricole ad alta produttività per insediamenti produttivi, fatti salvi gli interventi
realizzati dai coltivatori diretti o dagli imprenditori agricoli, e consentendo
la costruzione solo di case unifamiliari.
Ciò che maggiormente si contesta oggi, con il
“senno di poi”, a Salvatore Pacelli, è di aver consentito, anzi stimolato, la
realizzazione, senza alcuna regola né garanzia, di decine di capannoni inutili
che hanno deturpato le nostre campagne. All’epoca pochi avevano la
consapevolezza necessaria per evidenziare i rischi di quella politica che anzi,
ai più, sembrava lungimirante. Oggi, invece, voi non potete ignorare le
esperienze negative richiamate e la diversa sensibilità che la cittadinanza
esprime rispetto alla gestione del territorio.
Vi chiediamo, quindi, un incontro urgente con la
Consulta Ambientale.