Il giorno 07/02/2011 presso la sede della Consulta Ambientale di San Salvatore Telesino si è svolto un incontro fra l'Arch. Leucio Iacobelli, assessore delegato per la formazione del nuovo P.U.C. di San Salvatore Telesino ed i componenti del gruppo P.U.C. della Consulta Ambientale.
Sono presenti i membri: M.T. Pigna, A. Romano, M.P. Cutillo, E. Fusco, M.C. Piccirillo, C. Longo, F. Pascale, P. Santillo,, R. Minicozzi, A. De Toro, F. Mastracchio, M. Izzo.
Introduce i lavori Edoardo Fusco, il quale ribadisce all'Assessore la richiesta della Consulta di poter visionare i documenti già disponibili e di acquisire i dati su cui si baserà il dimensionamento del piano.
Francesco Pascale sottolinea invece la necessità che venga definito il metodo con il quale deve procedere l'iter di approvazione del piano, garantendo una effettiva e consapevole partecipazione dei cittadini, elaborando prioritariamente il modello territoriale che si vuole realizzare e solo dopo definendo gli elementi di merito del piano (ciò che conta sono gli obiettivi “politici” che si vogliono perseguire con il P.U.C.; i tecnicismi “urbanistici” vengono dopo).
Pierluigi Santillo ribadisce quanto già evidenziato nel precedente breve incontro del 27 gennaio rispetto ad alcune incongruenze delle nuove linee di indirizzo elaborate dall'Amministrazione Izzo, evidenti soprattutto nel confronto fra le suddette linee di indirizzo e le osservazioni dell'Amministrazione sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (elaborate dal Prof. Ferrigni, tecnico incaricato per la redazione del P.U.C., ed approvate contestualmente alle linee di indirizzo).
L'Assessore Iacobelli, concorda sul fatto che si sta parlando di un tema complesso, nell'ambito del quale effettivamente vanno perseguite non solo prescrizioni e vincoli da imporre al territorio, ma soprattutto va definito il modello di sviluppo che si vuol perseguire. Infatti – ricorda l'assessore – stiamo parlando di uno strumento di pianificazione con immediati risvolti economici. Rassicura comunque sul fatto che l'amministrazione non ha una ricetta già pronta da imporre ai cittadini, ed è consapevole che non sarà possibile “accontentare” tutti ,nel senso di accogliere tutte le istanze che verranno fatte dai cittadini tutti, e che d'altra parte, è cosa nota ed è storia che la redazione del PUC in ogni comunità sveglia “forti appetiti” che vanno assolutamente combattuti .
A questo punto espone alcune delle linee di indirizzo che saranno prese in considerazione:
• il recupero e la valorizzazione dell’area archeologica dell'antica Telesia (l'ultimo restauro delle mura risale al 1973!);
• presa d'atto che, sulla base dell'andamento demografico della popolazione, le aree di espansione già previste e non utilizzate nell’'attuale piano regolatore potrebbero già essere sufficienti, ovviamente se ne demanda al redattore del PUC la verifica tecnica ;
• nel futuro disegno della città sicuramente il tracciato della superstrada Benevento-Caianello rappresenta una “barriera” che interrompe la fruizione degli spazi, Il PUC dovrà tenerne conto e valutare probabilmente la edificabilità o meno delle aree poste a sud di essa in particolare la zona verso Telesia, prevedendo per le altre zone l'edificabilità di completamento di quinte e nuclei urbani preesistenti con una tipologia edilizia “leggera”.
• In particolare si può immaginare di destinare , nel futuro PUC, l’area di Telesia dalla superstrada fino alla località Pezza Lago al confine con Telese , ad una sorta di zona cerniera tra le due aree urbane di San Salvatore e Telese. Detta area che contiene Telesia , Il Grassano, i Puri, la zona umida della Pezza Lago, gli orti di Telese Vetere, le Masserie contadine, può sicuramente essere partecipe e determinante per lo sviluppo di tutto il territorio.
• vietare la costruzione di altri capannoni fuori dell'area “industriale”;
• introduzione di meccanismi di “perequazione” al fine di evitare la discriminante dei vecchi piani regolatori i quali, spesso imposti dalle amministrazioni, imponevano le aree dove si poteva costruire e dove assolutamente no, quindi la perequazione intesa come meccanismo per consentire di superare le iniquità che si determinano tra privati e tra pubblico e privati. Anche mediante il trasferimento da un'area ad altre più periferiche delle “volumetrie realizzabili” per acquisire o preservare aree libere di interesse pubblico;
• incentivi per il recupero a fini commerciali e terziari degli edifici abbandonati o non pienamente utilizzati in particolare nel centro storico;
• riutilizzo con cambio di destinazione d'uso delle “pertinenze” agricole in disuso e delle vecchie “masserie” abbandonate.
Carmela Longo segnala la necessità che il P.U.C. tenga conto delle esigenze di protezione civile e recepisca le prescrizioni del relativo piano di emergenza. Insiste sulla necessità di attivare “strumenti” idonei a stimolare la massima partecipazione dei cittadini (incontri zonali, distribuzione di schede informative e questionari, ecc. e, in particolare, chiede di raccogliere nella procedura partecipata di redazione del piano, anche il parere ed i desideri dei bambini (spazi per giocare, campetti sportivi in paese, zone pedonali, piste ciclabili o piste per pattinare, ...), eventualmente coinvolgendo l'Istituto Comprensivo con appositi progetti/concorsi. In proposito l'Assessore Iacobelli riferisce di averne già parlato con il Preside e di aver avuto un assenso di massima in considerazione del fatto che è stato già inserito nei programmi scolastici un progetto di conoscenza del territorio.
M.C. Piccirillo, nell'esprimere il suo personale disagio rispetto al progressivo degrado architettonico del centro storico e alla continua “perdita di memoria” del nostro “spazio urbano”, così evidente dal confronto fra la situazione attuale e le vecchie foto di “scorci” del paese, chiede di porre attenzione al recupero architettonico ed estetico del centro storico, dettando adeguate prescrizioni (piano colore, …). Chiede inoltre di studiare la possibilità di realizzare delle zone pedonali libere da automobili (per esempio in Piazza Nazionale), idonei spazi “verdi” e piste ciclabili.
M. Izzo rappresenta la necessità di tenere in debito conto la tutela dei corridoio ecologici e ripropone l'idea della costituzione di un'oasi ecologica che tuteli l'area di Monte Pugliano e del Grassano.
M.P Cutillo chiede inoltre che vengano definite norme anche per la tutela delle aree agricole e la conservazione dei suoli e, in particolare, chiede notizie su alcuni interventi di “terrazzamento” e piantumazione molto “invasivi” recentemente realizzati sulla collina della Rocca senza tenere conto dell'impatto visivo di tali interventi, purtroppo ben visibili, e posti in prossimità dei resti del castello medioevale.
In conclusione l'Assessore Iacobelli si impegna a fornire copia di tutti i documenti tecnici già elaborati dal tecnico incaricato per la redazione del piano e/o dall'ufficio tecnico comunale e a tenere in debita considerazione tutte le proposte e osservazioni dei cittadini.
Successivamente saranno concordati ulteriori incontri.
Alle ore 20,30 terminata la discussione la seduta è tolta.
Dell'intervento di Leucio Iacobelli in consulta sul tema “il nuovo Piano Urbanistico Comunale di San Salvatore Telesino” è stato apprezzato il suo impegno, come assessore delegato al P.U.C. a garantire il coinvolgimento della consulta in tutte le future fasi della procedura di redazione e approvazione di questo strumento di pianificazione fondamentale per il nostro futuro.
RispondiEliminaTuttavia non dimentichiamo che dalla nuova amministrazione, in questi due anni, sono arrivati segnali piuttosto discordanti sulla partecipazione dei cittadini, e generalmente agli enunciati non sono purtroppo seguiti i fatti.
Anche sul P.U.C., come già abbiamo avuto modo di segnalare, è mancata fino ad ora una concreta azione di coinvolgimento dei cittadini, e l'unico incontro pubblico che c'è stato risale al periodo dell'amministrazione Creta.
Nel frattempo la provincia di Benevento ha avviato la procedura di redazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, al quale tutti i “piani regolatori” dei comuni si dovranno uniformare.
Ebbene, sia le nuove linee guida approvate in “gran silenzio” dalla nuova amministrazione, sia, soprattutto, le osservazioni al P.T.C.P. elaborate dal Prof. Ferrigni, ed approvate anche dall'amministrazione comunale, contengono elementi di criticità rispetto ad una visione autenticamente sostenibile del futuro sviluppo del nostro territorio e della nostra comunità.
Entrambi i due atti approvati dall'amministrazione sono disponibili sul sito del comune, e credo sia utile un confronto con le osservazioni al P.T.C.P. che sono state invece proposte dalla Rete Arcobaleno - coordinamento delle associazioni ambientaliste della provincia di Benevento (http://transizionesst.blogspot.com/2011/02/osservazioni-al-ptcp-della-rete.html). Infatti le associazioni, consapevoli della crisi irreversibile dell'industria manifatturiera hanno proposto una diversa visione dello sviluppo socio – economico del territorio della provincia di Benevento orientato più al turismo e all'agricoltura, piuttosto che all'industria e all'edilizia, ed hanno chiesto quindi di migliorare ulteriormente gli strumenti di tutela del paesaggio e del territorio agricolo, ovvero le nostre principali risorse.
Per poter avviare un confronto franco sul P.U.C. con i cittadini più sensibili alle tematiche ambientali e quindi con la consulta ambientale sarebbe importante che l'Assessore Iacobelli e tutta l'Amministrazione volessero esprimere pubblicamente il loro parere rispetto a tali osservazioni, dichiarando quali sono i punti che si ritiene di poter condividere e quelli che invece non sono considerati aderenti alla loro idea di sviluppo e ai loro obiettivi rispetto alla pianificazione territoriale.
Auspico, in ogni caso, che il Sindaco convochi al più presto un incontro con la cittadinanza per illustrare pubblicamente lo “stato dell'arte” della procedura, e per rispondere alle sollecitazioni e alle richieste che saranno proposte, e che si avvii inoltre una serie di incontri zonali nei quali discutere delle particolarità di ogni area del territorio comunale rispetto alle direttive che si intende inserire nel piano.
La fase di ascolto dei cittadini e di presa d'atto delle loro esigenze, infatti, non può che essere preliminare ad ogni successiva elaborazione, e fino ad ora è completamente mancata.
P. Santillo