Trovate a questo link le osservazioni della Consulta, protocollate ed inviate al SUAP di S.Salvatore Telesino, nonchè sottoposte alla Conferenza dei Servizi del 21/08/14, in merito alla proposta di realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica da 100 KWe alimentato da reflui zootecnici ed insilato di mais da localizzarsi in Via Marandoli, 4 - S. Salvatore Telesino.
Nel documento si evidenziano le criticità ed i rischi legati alle emissioni in atmosfera, agli impatti sui terreni e sulle falde, specifici di questo tipo di impianti così come risulta da esperienze riportate nelle varie realtà, italiane ed estere, dove sono stati già realizzati.
Inoltre, benché la normativa nazionale non ponga particolari vincoli né preveda valutazioni preventive di impatto ambientale si sottolinea che, per il principio di precauzione, la proliferazione di questo tipo di tecnologia (relativamente recente), anche per impianti di piccola taglia, è da deprecare in particolare, tra le altre criticità, per la rilevazione di sostanze tossiche (botulino) nel terreno oggetto dello sversamento del digestato (materiale in uscita dall'impianto) in concentrazioni che meritano attenzione, quest'ultime favorite dall'ambiente anaerobico in presenza di insilati di mais così come risulta da varie ricerche e rilevazioni.
A questo scopo, consapevoli del sostanziale vuoto regolamentare volto a favorire questi impianti considerati a nostro avviso, ingiustamente, da fonti rinnovabili, è stato suggerito un elenco di pratiche finalizzate alla mitigazione dei rischi sanitari ed ambientali che si possono materializzare.
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